Il citalopram è una molecola della famiglia degli antidepressivi non triciclici SSRI (selective serotonin reuptake inhibitors).Viene largamente impiegato, data la sua elevata tollerabilità, nelle sindromi depressive e nel disturbo da attacchi di panico a dosaggi compresi fra i 10 e i 40 mg giornalieri.
Citalopram 10mg è usato nel trattamento della depressione. Citalopram è un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI). È prescritto per il trattamento della depressione acuta associata a disturbi dell'umore, disordine dismorfico del corpo e ansia.
Il citalopram è la molecola più recente e, a detta di numerosi studi, la più selettiva e di conseguenza quella che presenta meno effetti collaterali non legati alla sua attività serotoninergica. Citalopram, in quanto SSRI, non stimola direttamente i recettori della serotonina (che è un neurotrasmettitore) ma inibisce il re-uptake (la ricaptazione) della serotonina da parte della terminazione presinaptica, aumentandone la concentrazione nella fessura sinaptica.
Le compresse vanno prese per via orale con acqua. Le compresse possono essere assunte sia con cibo che senza. Assumere la dose a intervalli regolari. Non superare le dosi consigliate. Non interrompere l'assunzione del farmaco subito.
Generalmente la terapia viene iniziata con un dosaggio basso che viene incrementato lentamente fino a raggiungere quello terapeutico, in modo da diminuire gli effetti collaterali, specie quelli di natura gastrointestinale, che tendono ad essere più evidenti all'inizio della terapia. Ugualmente, la diminuzione deve essere particolarmente graduale in modo da evitare la così detta sindrome da sospensione. L'effetto terapeutico completo si manifesta generalmente in 2-4 settimane dall'inizio della terapia, di più (fino a 10-12 settimane) nei disturbi ossessivo-compulsivi.
Se si dimentica di assumere la medicina all'ora solita, prenderla appena possibile. Non assumere la dose dimenticata se l'assunzione è ravvicinata alla dose successiva. Non assumere due o più dosi contemporaneamente.
Citalopram può interagire con i seguenti farmaci: gli inibitori MAO (Furazolidone, isocarbossazide, Linezolid, moclobemide tranilcipromina), farmaci antiaritmici (Propafenone, Chinidina), serotonina-norepinefrina reuptake della serotonina (Desvenlafaxine, Duloxetina, Milnacipram, Venlafaxina), antipsicotici, H2-antagonisti dei recettori (cimetidina, ranitidina, famotidina, Nizatidine).Possibili effetti collateraliGli effetti collaterali possono essere i seguenti: polso veloce e irregolare, tremori, ansia, visione offuscata, vomito, febbre e diarrea. Effetti indesiderati gravi sono improbabili.
Il profilo di effetti collaterali del Citalopram è sovrapponibile a quello dell'Escitalopram. Gli effetti collaterali più comuni (sperimentati da più del 10% dei pazienti) consistono in:
Questi effetti collaterali, in genere di lieve entità, tendono a diminuire e scomparire spontaneamente nel corso delle prime settimane di trattamento; gli effetti collaterali sulla sfera sessuale tendono invece a comparire nel corso delle prime settimane di trattamento e a persistere nel corso dell'assunzione.
Nei pazienti con diabete la somministrazione di un SSRI può influenzare il controllo glicemico. L'aumento del tono serotoninergico indotto dall'antidepressivo, infatti, sembrerebbe aumentare la secrezione e la sensibilità all'insulina. Il dosaggio dei farmaci antidiabetici, ipoglicemizzanti orali e insulina, potrebbe richiedere quindi un aggiustamento
Non sono state osservate interazioni tra Citalopram e bevande alcoliche; tuttavia la loro associazione è sconsigliata
Valutare attentamente il rapporto rischio/beneficio prima di somministrare citalopram in donne in gravidanza. Gli studi clinici relativi all'impiego degli SSRI (intesi come classe terapeutica) hanno evidenziato un basso rischio di anomalie congenite ; l'analisi dei singoli farmaci ha evidenziato un correlazione con difetti cardiaci settali e omfalocele per sertralina e paroxetina. L'esposizione agli SSRI durante il terzo trimestre di gravidanza può provocare nel neonato la comparsa della sindrome da astinenza da SSRI e ipertensione polmonare persistente. Il passaggio transplacentare degli SSRI può provocare emorragie nel neonato. Non sono noti gli effetti dovuti all'esposizione in gravidanza agli SSRI sullo sviluppo neurocomportamentale dei bambini tuttavia ci sono evidenze di aumentato rischio di autismo e aumentata probabilità di depressione in età adolescenziale.
Sebbene nel latte materno la concentrazione di citalopram e dei suoi principali metaboliti, demetilcitalopram e didemetilcitalopram, sia risultata maggiore rispetto a quella ematica, la quantità di queste sostanze nel bambino allattato al seno è minima o inferiore al limite diagnostico. Nei trial clinici non sono stati evidenziati effetti tossici nel bambino allattato al seno
Conservare Citalopram 10mg a temperatura ambiente tra 20-25 gradi C. Tenere lontano da fonti luminose e in un luogo non umido. Non conservare la medicina in bagno. Mantenere il medicinale lontano da bambini e animali.